Una quota crescente di italiani si sente sempre meno sicura nelle proprie città. Le statistiche, in parte, danno loro ragione. Quanto incide l’effetto “crime series”?
Il Censis la chiama “americanizzazione della criminalità“. È la percezione crescente degli italiani che anche da noi la criminalità stia assomigliando sempre di più a quanto si vede nelle “crime series” statunitensi: le grandi città sempre più pericolose, una esplosione dei reati rivolti direttamente contro le persone e le loro abitazioni. I reati che, in fondo, da sempre preoccupano di più gli italiani: rapine, furti, aggressioni, scippi e via dicendo.
Cresce il bisogno di sicurezza

Da questa percezione di pericolosità nasce un evidente, e comprensibile, bisogno generalizzato di maggiore sicurezza: sempre secondo le analisi del Censis, più di un italiano su cinque (il 20,8%) si sente insicuro nella zona in cui vive. Una percentuale che sale sensibilmente (al 35,2%) tra chi vive nelle città con oltre mezzo milione di abitanti.
L’allarme sociale, insomma, cresce. Ma è fondato? Tra percezione della propria (in)sicurezza da parte degli italiani e realtà dei fatti c’è sempre stato, storicamente, un gap importante. È ancora così?
I NUMERI DELLA CRIMINALITA’
Una “urbanizzazione” della criminalità, anche se non in stile americano, c’è sicuramente. Le cifre del Censis indicano che nel 2022 nelle 14 aree metropolitane italiane, dove vive il 36,2% della popolazione, sono stati denunciati il 61,7% delle rapine e il 53,7% dei furti. Nelle tre aree metropolitane principali di Roma, Milano e Napoli, dove vive complessivamente il 17,7% della popolazione italiana, si registrano il 38,9% di tutte le rapine in Italia, il 32,7% di furti, il 49,6% di scippi e borseggi.
Attenzione però a non farsi sviare dal “peso” dei tre centri italiani principali. I crimini vengono commessi ovunque ci siano opportunità e guadagni per chi li perpetra, quindi la “superficie di attacco” italiana è più variegata di quanto sembri. Ad esempio, secondo il rapporto “L’indice della criminalità 2023” de Il Sole – 24 Ore, la “top five” delle Province più colpite (numero di denunce per 100 mila abitanti, dati 2022) per furti in abitazione vede nell’ordine Pisa, Pavia, Monza-Brianza, Lucca, Bologna. Altri centri “insospettabili” li troviamo tra le Province più colpite per le rapine in abitazione: nell’ordine Asti, Parma, Trieste, Fermo, Rimini. Mentre per i furti e le rapine in esercizi commerciali le Province vittime sono più prevedibili: nell’ordine Milano, Rimini, Parma, Genova, Firenze per i furti; Rimini, Torino, Milano, Venezia, Parma per le rapine.
Indipendentemente da dove si trovino, gli italiani hanno comunque ragione nel sentire di doversi proteggere più di prima? Per capirlo vale la pena esaminare i dati del Rapporto Intersettoriale sulla Criminalità Predatoria 2023 del Ministero dell’Interno. Le cifre del Viminale indicano che le cose, in effetti, stanno genericamente peggiorando: nel 2022 e nel 2021 abbiamo visto una crescita nel numero delle rapine e dei furti, dopo una flessione costante nei dieci anni precedenti.
Le 25.642 rapine commesse in Italia nel 2022 sono il 16,1% in più rispetto a quelle del 2021, anno in cui si era già registrata una crescita delle rapine del 10,4%. Vale più o meno lo stesso per i furti: nel 2021 erano cresciuti del 12,4% rispetto al 2020, gli oltre 963 mila commessi nel 2022 sono un ulteriore aumento del 18,7%.
Maggiore protezione

Siamo però fortunatamente lontani dalle quasi 44 mila rapine del 2013 e dall’oltre un milione e mezzo di furti del 2014 (gli anni di picco). Questo anche grazie a una maggiore consapevolezza da parte dei cittadini italiani che hanno aumentato la spesa per proteggere se stessi e i propri spazi, come evidenziato dai dati in crescita del comparto sicurezza (antintrusione, sistemi di monitoraggio centralizzati, controllo accessi e tvcc) che in 5 anni ha stimato un +60%*
Fonti:
– Rapporto sulla situazione sociale del Paese 2023 / Censis
– L’indice della criminalità 2023 / Il Sole 24 Ore
– Rapporto Intersettoriale sulla Criminalità Predatoria 2023 / Ministero dell’Interno
– Andamento fatturato 2016-2021/Anie Sicurezza